Amazon sta razionalizzando la propria forza lavoro aziendale eliminando circa 14.000 posizioni. I dipendenti interessati hanno iniziato a ricevere notifiche martedì, alla maggior parte è stata concessa una finestra di 90 giorni per cercare opportunità interne all’azienda. I lavoratori in esubero riceveranno indennità di fine rapporto e sostegno durante la transizione. Sebbene Amazon non abbia specificato quali dipartimenti siano interessati, i rapporti precedenti indicano potenziali tagli nelle sue divisioni cloud, vendita al dettaglio, comunicazioni e dispositivi.
Questo annuncio segue mosse simili nel 2022, quando Amazon aveva già tagliato circa 27.000 posti di lavoro. L’azienda attribuisce queste riduzioni a uno sforzo più ampio volto a “ridurre la burocrazia, rimuovere i livelli” e allocare strategicamente le risorse verso priorità incentrate sul cliente.
Il CEO di Amazon, Andy Jassy, ha già segnalato il ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) nel plasmare le future configurazioni della forza lavoro. A giugno aveva dichiarato che gli strumenti di intelligenza artificiale porterebbero probabilmente a un ulteriore spostamento di posti di lavoro, in particolare per compiti che implicano processi di routine o ripetitivi. Questo sentimento è in linea con una tendenza osservata nelle principali aziende tecnologiche: una spinta verso un maggiore utilizzo dell’intelligenza artificiale e misure simultanee di riduzione dei costi altrove.
Il New York Times ha riferito questo mese di documenti interni di Amazon che suggeriscono che l’azienda prevede di automatizzare oltre mezzo milione di posti di lavoro attraverso la robotica, sottolineando ulteriormente l’attenzione dell’azienda sull’aumento di efficienza. Durante la conferenza sugli utili di luglio di Amazon, Jassy ha ribadito l’importanza di “automazione e robotica” nel migliorare l’efficienza operativa in termini di costi e, in definitiva, nel migliorare l’esperienza dei clienti.
Il settore tecnologico sta sperimentando significativi aggiustamenti della forza lavoro. Layoffs.fyi, una piattaforma che monitora i tagli di posti di lavoro nel settore, rivela che oltre 200 aziende hanno annunciato più di 120.000 licenziamenti solo quest’anno. Questa cifra include notevoli riduzioni presso Microsoft (15.000) e Intel (22.000). Sebbene ancora inferiore ai quasi 153.000 tagli di posti di lavoro nel settore tecnologico registrati in oltre 500 aziende in tutto il 2022, ciò sottolinea una continua ondata di cambiamento all’interno del settore.
Lunedì il prezzo delle azioni di Amazon è aumentato dell’1,2% in vista del previsto rapporto sugli utili del terzo trimestre previsto per giovedì.

































